part-time e post-it in farmacia

Non so perché, ma il part-time e il post-it in farmacia sono la regola. Mi dichiaro subito: questa possibilità (il part-time) è una conquista giuridica un tempo abbastanza snobbata nelle imprese, in genere, e nella pubblica amministrazione; è stata poi rivalutata anche dai dipendenti che, nel bilancio della propria vita (o in certi periodi della medesima) mettono innanzi a tutto il valore della maggiore disponibilità di tempo.
Tale flessibilità nelle mani di titolari e collaboratori, utile per assecondarne le specifiche esigenze personali e aziendali, è diffusissima nelle piccole come nelle grandi farmacie e, per quanto accennato, non è un fattore di debolezza, preso di per sé.
Una storia vera
Mi trovai in una farmacia, però, dove tutto il personale assunto era in condizioni di part-time. In qualche altra dove lo erano i due magazzinieri. Ora non so quale processo logico sottintende determinate scelte: vi è il titolare “troppo buono” nei confronti delle richieste dei suoi collaboratori o costoro con evidenti necessità personali, ovvero incuranti delle esigenze del gruppo; di certo un eccessivo ricorso al part-time, generale o per un determinato settore della farmacia, prova evidenti disservizi e riflessi sulle relazioni personali interne ed esterne. E da questo stato di cose salta fuori il legame tra part-time e post-it in farmacia.
Un esempio
A titolo di esempio ti cito il cliente che torna il pomeriggio dopo aver parlato al mattino con un’altra persona; il collaboratore del mattino che non sa dove sia stata riposta una certa merce la sera prima… E via dicendo. Sai riconoscere un “bel” segnale sintomatico del ricorso al part-time? L’eccesso di post-it appiccicati sul monitor del pc, davanti al cassetto dell’incasso giornaliero, sullo stipite all’ingresso dell’area magazzino. Ma i post-it talvolta sono come le mail stringate o gli sms: non sempre riescono a trasferire anche il senso d’urgenza, la priorità nel delegare un compito, l’emozione di una piccola notizia o informazione che magari proviene dalla richiesta di un cliente!
Probabilmente se ti trovi in questa situazione è perché hai pensato di liberarti di qualche presunto problema, ovvero hai ceduto a qualche richiesta di troppo. Catherine Ponder ci stimola così: Invece di combattere i problemi, immagina la soluzione. I problemi spesso appartengono ai singoli, tu pensa alla soluzione ideale per il gruppo, così non ti perderai.
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