il vitalizio del titolare di farmacia
Cosa c’è di male ad abbassare il livello di tassazione in capo alla farmacia attraverso il vitalizio del titolare di farmacia? Nulla, se non fosse che nel tempo si è rivelato come la croce ma anche la delizia per i soggetti coinvolti.
Un uomo saggio disse una volta: quando arrivi all’ultima pagina, chiudi il libro (proverbio cinese).
È proprio vero come le questioni legate al denaro di solito non riguardano il denaro, ma le persone. La consuetudine diffusa al vitalizio è giustificata in tanti modi: dalla previdenza dei titolari che non garantisce una pensione dignitosa al perché si debba regalare la farmacia ai figli (!).
Ebbene, non conosco altre categorie economiche che cedono a pagamento la propria attività ai figli o che si fanno mantenere da questi ultimi vita natural durante. In merito alla pensione troppo bassa, mi chiedo dove sono andati a finire i denari guadagnati durante anni e anni di “vacche grasse”. È sempre la stessa storia: formica o cicala?
Un nuovo mondo
In un mondo come l’attuale, credo che siamo arrivati già all’ultima generazione che sarà in grado di pagare i propri genitori, altro che pensare al vitalizio del titolare di farmacia.
La farmacia di oggi, e ancor più quella del prossimo futuro, ha bisogno di liquidità sufficiente per le trasformazioni che la stanno interessando e i vitalizi sono semplicemente da dimenticare se affrontiamo il tema dal punto d vista squisitamente finanziario.
E i margini per affrontare il futuro, puntando fondamentalmente su motivazioni fiscali, si restringono sempre più…
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