È PROPRIO DIFFICILE CONTROLLARE LA GESTIONE DELLA FARMACIA?
La domanda sorge spontanea: è proprio difficile controllare la gestione della farmacia? Un bravo titolare di farmacia dovrebbe spendere il proprio tempo lavorativo su quattro ambiti ben precisi:
- Pianificare (prevedere, valutare, programmare)
- Organizzare (delegare, responsabilizzare, gestire)
- Guidare (motivare, coinvolgere, focalizzare)
- Controllare (affiancare, ricevere e dare feedback, misurare)
Tutto il resto è tempo sprecato o, quantomeno, inefficiente: il lavoro al banco, l’ordinare i documenti amministrativi, gli stessi approvvigionamenti di routine e tutte quelle mansioni che potrebbero essere tranquillamente affidate progressivamente ai collaboratori. Ma spesso non ci si fida: chi fa da sé fa per tre, si suol dire, dimenticando due cose essenziali:
- viviamo in un mondo complesso e i nuovi compiti che ci piombano sulla scrivania hanno una componente tecnologica spesso significativa, tutta da imparare, soprattutto per i meno giovani;
- la complessità vuol dire anche imprevedibilità e ciò che facciamo oggi potrebbe non servirci più già domani.
ATTIVITÀ STRATEGICHE
Ebbene, il buon titolare questo lo ha già capito, e quindi pone tra le attività essenziali nella sua agenda attività strategiche:
- pianifica le azioni di comunicazione alla clientela,
- analizza un layout espositivo efficace,
- negozia con la banca gli affidamenti strettamente necessari ai suoi progetti e le relative condizioni economiche,
- controlla la marginalità prodotta dai singoli reparti e, in autunno, si appresta a stimare un budget,
- definisce a monte l’identità della sua farmacia (cioè cerca di trasmettere ai suoi clienti il perché fa questo lavoro),
- sperimenta un sistema premiante per i propri collaboratori,
- organizza periodicamente incontri individuali e di gruppo per ascoltare le idee e percepire gli stati d’animo dei propri collaboratori,
- sonda i clienti,…
Ecco, un titolare che operi in tal modo assume anche una leadership naturale di assoluto valore sul suo gruppo, perché è un imprenditore che ha una visione e sa leggere bene le carte, per condurre i suoi uomini verso gli obiettivi programmati.

è proprio difficile controllare la gestione della farmacia?
IL COINVOLGIMENTO DEL TEAM
In tutto questo occorre rammentare che non si tratta di un individuo che ha il fiato sul collo su tutti e su ciascuno, bensì di un professionista che sa tirar fuori il meglio da ognuno e da ogni situazione. E già questo è un grande passo in avanti per un controllo efficace della gestione e per una gestione imprenditoriale della farmacia. D’altronde, il comportamento delle persone è il fondamento del controllo, non i dati o i report. Ecco perché non saranno mai le proposte di applicativi e di software a risolvere il problema del controllo di gestione in farmacia!
Allora, come rispondere alla domanda esplicitata nel titolo? È difficile controllare la gestione della farmacia esclusivamente in due casi:
- quando ci si rifiuta di sostenere il lavoro secondo modalità differenti dal passato e si rimanda l’imparare a leggere i risultati che offre la gestione;
- quando si affronta la gestione non mettendo in discussione i propri atteggiamenti che, ancor prima e ancor meglio degli strumenti, creano le condizioni per cogliere le opportunità, per coinvolgere i collaboratori, per porsi nuove sfide, per affrontare al meglio anche i problemi insorgenti.
LA LEADERSHIP
Una buona leadership la si ottiene se si ha un buon controllo dei dati in forma di obiettivi, in via preliminare, e di consuntivazioni periodiche (non basta saper leggere il bilancio a fine anno!), su cui concentrare l’attenzione del gruppo per spingerlo a superarsi. Attenzione, quindi, perché non basta imporsi nel ruolo; anzi, si ottiene l’effetto contrario: avere il controllo della gestione della farmacia significa far parlare i numeri, come il leader di maggior valore è colui che fa parlare i suoi uomini.
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